Lazzaretto Nuovo

Collocazione

L’isola si trova nella Laguna Nord, di fronte all’angolo nord-ovest di Sant’Erasmo. È situata a una distanza da Venezia di circa 3 km in direzione nord-est.


Ambiente e paesaggio

L’isola si estende su una superficie di circa 8,7 ettari in un contesto paesaggistico e ambientale di notevole significato naturalistico, sia per la presenza di numerosi uccelli nidificanti, sia soprattutto per la sua vegetazione. Accanto alle specie tipicamente lagunari e originarie (come il frassino, l'olmo, il pioppo nero, il sambuco, il ligustro, la sanguinella, etc.), si ritrovano piante introdotte, direttamente o indirettamente, dall'uomo (alberi da frutto, specie orticole, piante ornamentali, flora legata ai ruderi, specie di origine esotica ad ampia diffusione spontanea come la robinia).L’isola è circondata su tre lati da un robusto muro di cinta in mattoni, che collega ad una serie di edifici sul lato di accesso posto a sud-est. All’interno, gli edifici storici sono disposti in posizione periferica immersi in una zona a prato alberato. Si segnala in particolare la presenza di filari di gelsi secolari lungo i viali a raggera di impianto austriaco. Caratteristico è il paesaggio lagunare che circonda le mura, visibile percorrendo un sentiero naturalistico lungo il lato di nord/nord-ovest, dove si estende una vasta superficie di barene solcate da ghebi tortuosi. Sul lato est invece l’argine di protezione è rivestito da una folta macchia di arbusti e da depressioni paludose.

Cenni storici

Reperti archeologici testimoniano la presenza umana già dall'età del bronzo, mentre il primo documento scritto risale al 1015: un atto notarile dove l'isola è chiamata “Vigna Murada”.Dal 1400 al 1700 ha svolto un importante ruolo di luogo di confinamento e di isolamento per le merci e gli equipaggi per le navi sospette di portare il contagio della peste. Con Napoleone l'isola venne fortificata e trasformata in un deposito di polveri e continuò ad essere utilizzata dai militari fino al 1975, quando venne nuovamente abbandonata. L'isola è attualmente in concessione all’"Ekos Club Onlus" che da anni, in collaborazione con Archeoclub, conduce diverse campagne di scavi archeologici che hanno portato alla luce pavimentazioni e fondazioni degli antichi edifici del lazzaretto vecchio.Da parte della Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici sono stati fatti importanti restauri degli edifici storici e della cinta muraria. Grazie alla presenza di questi gruppi è stato impedito il saccheggio dell'isola. Oggi Ekos Club e Archeoclub Italia continuano ad organizzare visite, campi estivi, scavi ed altre attività archeologiche.

Cosa c’è da vedere

Al suo interno troviamo un complesso di dieci edifici, per un totale edificato di oltre 3600 mq, ormai pienamente recuperati e vincolati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.Attualmente sull’isola sono rimaste le mura fortificate, due “torresin della polvere” del XVI secolo, piccoli edifici dalle poderose mura in pietra destinate alla custodia delle polveri da sparo. In uno dei due torresini è allestita una piccola mostra didattica incentrata sul tema delle barene e sugli interventi del progetto “Life-natura” dell’Unione Europea. All’interno dell’altro torresino vi è un piccolo museo con i reperti archeologici rinvenuti sull’isola. Dentro le mura si trova il Tezon Grande, edificato nel 1562 (il più grande edificio dopo le Corderie dell’Arsenale), recentemente restaurato, in cui si può ammirare l’originale pavimentazione di cotto e le antiche scritte e disegni sui muri, che descrivono, con immediatezza di linguaggio, episodi vita quotidiana ed eventi ufficiali della Serenissima Repubblica. L’area all’interno delle mura è un grande prato molto curato dove si possono vedere i resti delle antiche strutture recentemente scavate: la chiesetta di San Bartolomeo e la casa del priore del lazzaretto. Vi è anche uno splendido doppio filare di gelsi secolari. Al di fuori delle mura si trovava il cimitero che è stato recentemente oggetto di indagine archeologica.

Accessibilità

Visita consentita solo su appuntamento.Mezzi pubblici: linea ACTV n. 13 dalle Fondamente Nuove per S. Erasmo. Fermata a richiesta, chiamare almeno 20 minuti prima il numero 800 845065. Mezzi privati: lungo il canale Passaora, che la separa da S. Erasmo, si trova l’approdo con profondità di sei metri.

Servizi

Sono presenti servizi igienici e acqua potabile.


Proprietà

Demanio dello stato


Contatti e informazioni

Orario visite guidate: sabato e domenica da aprile ad ottobre alle ore 9.45 e alle ore 16.30 Tel: 041/2444011 – E-mail: info@lazzarettonuovo.com - www.lazzarettonuovo.com

Istituzione Parco della Laguna www.parcolagunavenezia.it/lazzaretto_nuovo

Comune di Venezia - www2.comune.venezia.it/isole/