Passeggiata nell’isola di Mazzorbo - "Itinerario dalla terra"

 

 

 

 
 
  MAZZORBO    
       

 

 

Sant'Erasmo Vignole    Mazzorbo

Torcello

Laguna nord

escrizione dell’itinerario

l’escursione a piedi conduce sia attraverso i luoghi di produzione agricola che quelli di interesse storico-architettonico di Mazzorbo, isola solitaria e discreta, popolata da case colorate che si alternano a orti e vigneti, immersa nella tranquillità surreale della laguna nord

Lunghezza dell’itinerario

circa 2 chilometri

Mezzi

l’isola si raggiunge con i mezzi pubblici, il vaporetto linea 12 da Fondamente Nove o Treporti. L’itinerario si percorre a piedi


  

Percorso

Descrizione

Dalla fermata del vaporetto si gira a destra e subito dopo a sinistra abbandonando la fondamenta Santa Caterina, per addentrarsi nell’isola lungo orti recintati fino a raggiungere un colorato quartiere residenziale, di fronte al centro sportivo.

Punto panoramico Dalla fermata del vaporetto Mazzorbo lungo la fondamenta Santa Caterina si apprezza la vista panoramica sull’isola di Mazzorbetto - raggiungibile solo con imbarcazione propria - e le sue ville.

Attraversando il centro abitato sulla sinistra, si giunge al quartiere residenziale progettato dall’architetto Giancarlo De Carlo attraversato dalla Calle Larga Rino Bassan.

 

Negli anni Ottanta l’architetto Giancarlo De Carlo progetta e realizza a Mazzorbo un complesso residenziale finalizzato a ripopolare l'isola e a ricreare, attraverso un linguaggio moderno, gli spazi tradizionali caratteristici dell'insediamento lagunare.

Il percorso prosegue lungo la fondamenta Sant’Eufemia, che costeggia il canale interno a lato del quartiere di De Carlo e che conduce fino alla Strada del cimitero sul lato dell’isola verso Burano.

Punto panoramico Dalla fermata del vaporetto Mazzorbo lungo la fondamenta Santa Caterina si apprezza la vista panoramica sull’isola di Mazzorbetto - raggiungibile solo con imbarcazione propria - e le sue ville.

Camminando lungo la fondamenta si gode di una bella vista

panoramica dall’alto dei campi e delle vigne coltivate dagli abitanti di Mazzorbo e anche della tenuta Scarpa Volo.

Oltrepassato il ponte alla propria sinistra, dalla Strada del cimitero è possibile accedere alla tenuta Scarpa Volo (accesso alternativo dalla fondamenta Santa Caterina sul lato nord dell’isola a poche centinaia di metri a sinistra della fermata del vaporetto).

Situata sulla punta nord di Mazzorbo, la tenuta Scarpa Volo rappresenta una sintesi degli elementi peculiari dell’ambiente rurale lagunare veneziano. È costituita da un complesso edilizio del quale le strutture più antiche si possono far risalire al Cinquecento e da una vigna murada, ossia un terreno coltivato a vigneto, alberi da frutta e ortaggi cinto da un muro risalente all'Ottocento. Dopo i lavori di restauro che si sono conclusi nel 2006, la tenuta - acquisita dalla Città di Venezia nel 1999 - è ora in concessione all’azienda Terre di Venezia e accessibile al pubblico. È presente una segnaletica didattica riguardante la storia e le coltivazioni del luogo. Una curiosità: qui cresce il vitigno autoctono Dorona di Venezia, una pregiata uva che in questi ultimi anni è stata selezionata da antichissimi vigneti lagunari rimasti in vita nel corso dei secoli.

 

  Al confine della tenuta si trova un antico campanile, vestigia del monastero di Santa Maria in Valverde, uno dei cinque monasteri che esistevano sull’isola nel X secolo.

Si può uscire dallo stesso ingresso da cui si è entrati e percorrere l’intera Strada del cimitero lungo il lato dell’isola verso Burano.

Punto panoramico

 Bellissimo panorama che spazia sulle isole di Burano, San Francesco del Deserto e Sant’Erasmo.

 

Si prosegue verso destra abbandonando la riva subito dopo il cimitero. Qualche decina di metri oltre girando a sinistra si giunge alla fondamenta di Santa Caterina (lato sud-ovest).

 

Svoltando a sinistra lungo la fondamenta Santa Caterina, dopo un centinaio di metri si raggiunge la chiesa di Santa Caterina.

  Edificio romanico-gotico ricostruito nel XIII secolo su preesistente dell'VIII, è l'unico rimasto di dieci consimili un tempo esistenti sull'isola. La chiesa a cui era annesso il convento delle monache Benedettine, soppresso nel 1806, è preceduta da un atrio con caratteristico pavimento a spina di pesce.

Percorrendo ora la fondamenta Santa Caterina verso destra, si costeggia l’isola fino a tornare lungo il canale di San Giacomo e così alla fermata del vaporetto, dove la nostre gita è iniziata.

Punto panoramico Dalla fondamenta Santa Caterina sul lato corto nord dell’isola, vale una sosta il bellissimo panorama sull’isola di Torcello e le barene di Burano.

 

 

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versione in tedesco, francese e castellano